Vi informiamo che nel quadro del decreto legge 27/2020, del 13 luglio, a modifica della legge 18/2009, del 22 ottobre, sulla sanità pubblica e sui provvedimenti urgenti per far fronte al rischio di focolai di COVID-19, alla mezzanotte del 15 luglio 2020 sono entrate in vigore le misure speciali concordate in una risoluzione delle Conselleries de Interior y Salud per limitare l’impatto della ripresa dei focolai di Covid-19 registrati a Lleida città, nei Municipi di Alcarràs, Aitona, La Granja d’Escarp, Seròs, Soses, Torres de Segre e nei quartieri di Collblanc, Torreón e la Florida a Hospitalet negli ultimi giorni.
Tra le misure si annovera la raccomandazione, da parte della popolazione di queste località, di non uscire di casa se non per motivi di lavoro o di salute, per soddisfare bisogni essenziali o per attendere persone non autosufficienti.
Secondo la risoluzione, a partire dalle 00.00 del 15 luglio per i 15 giorni seguenti, si raccomanda alla popolazione di rimanere a casa propria limitando la circolazione nelle vie pubbliche. La risoluzione adottata raccomanda che l’uscita dal domicilio avvenga solo nei seguenti casi:
a) Per l’assistenza al posto di lavoro, qualora non possa essere effettuata mediante telelavoro.
b) Per dirigersi nei centri, servizi e istituzioni sanitarie.
c) Per assistere e curare persone anziane, minori, persone non autosufficienti, disabili o particolarmente vulnerabili.
d) Per il trasferimento verso istituti finanziari e assicurativi e altri servizi.
e) Per accedere ai punti vendita al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e materie prime.
f) Per accedere ad altri punti vendita al dettaglio su appuntamento o con preavviso, che devono rispettare le misure di sicurezza e di sicurezza stabilite dalle autorità competenti.
g) Per incontri e attività ricreative e sportive con persone del gruppo di convivenza abituale di cui al paragrafo seguente.
h) Per l’esecuzione di azioni richieste o urgenti dinanzi ad organi pubblici, giudiziari o notarili.
e) Per il rinnovo di permessi e di documenti ufficiali, nonché per altre formalità amministrative non vincolanti.
j) Per effettuare traslochi domestici o professionali.
k) Per recarsi agli orti familiari di autoconsumo.
l) Per esami o prove ufficiali non vincolanti.
m) A causa di forza maggiore o situazione di necessità.
I contatti devono essere limitati, per quanto possibile, alle persone che fanno parte del gruppo di convivenza abituale.
La risoluzione comprende anche misure concrete riguardanti i luoghi di lavoro, delle imprese di servizi e del commercio al dettaglio e di altre attrezzature.
Ad esempio, per quanto riguarda i luoghi di lavoro, questi devono adottare adeguate misure di pulizia e disinfezione e garantire la ventilazione dei locali e degli edifici. Dovranno inoltre garantire il mantenimento della distanza minima di sicurezza interpersonale.
Per quanto riguarda le imprese di servizi e di commercio al dettaglio, le imprese non possono offrire servizi che comportino un contatto personale diretto, a meno che non si tratti di un servizio essenziale, di un’emergenza o di una situazione critica.
La risoluzione vieta anche gli incontri e/o le riunioni di più di 10 persone, sia nel settore privato che in quello pubblico. Tale divieto comprende matrimoni, servizi religiosi, celebrazioni, cerimonie funebri e la pratica sportiva nelle condizioni indicate. Le attività lavorative e i mezzi di trasporto pubblici non sono considerati soggetti a tale divieto.
D’altra parte, la risoluzione sospende anche l’apertura al pubblico di attrezzature culturali, come ad esempio archivi e stabilimenti dove si svolgono spettacoli pubblici, come teatri, cinema ed eventi sportivi, attività ludiche, ricreative, parchi di divertimento e parchi ricreativi per bambini in ambienti chiusi, attività sportive, come palestre, e locali e locali notturni per il tempo libero, come locali per feste e discoteche, e qualsiasi altra che comporti un’interazione di un numero significativo di persone appartenenti a gruppi di convivenza diversi, a causa dell’aumento del rischio di trasmissione a livello comunitario. Le biblioteche e i musei rimarranno aperti.
Sono vietate tutte le attività culturali, di spettacoli pubblici, ricreativi, sportivi e di intrattenimento notturno, straordinarie o di carattere temporaneo.
Le attività alberghiere e di ristorazione limitano l’offerta nei locali al 50% di quella autorizzata e il consumo deve sempre avvenire a tavola. Per le terrazze l’ingombro è quello risultante dall’applicazione di una distanza di 2 metri tra tavoli o gruppi di tavoli. Ove possibile, è preferibile utilizzare il servizio a domicilio e gli ordini da asporto.
Le attività di casali e colonie estive sono mantenute e devono rispettare il piano settoriale del PROCICAT, in particolare per quanto riguarda i gruppi stabili di convivenza e le altre misure di prevenzione e protezione della salute.
In attesa della pubblicazione delle relative risoluzioni nel DOGC, le informazioni relative a tali misure possono essere trovate sul seguente link al sito web della protezione civile:
http://interior.gencat.cat/es/arees_dactuacio/proteccio_civil/consells_autoproteccio_emergencia/malalties-transmissibles-emergents-amb-potencial-alt-risc-/index.html
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