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XXIII Settimana della Lingua italiana nel Mondo. A Barcellona tavola rotonda su Calvino

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In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino e della XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, mercoledì 18 ottobre, si è tenuta la tavola rotonda “Calvino e la Spagna. Il ruolo dello scrittore nei rapporti letterari italo-spagnoli”, organizzata dall’IIC Barcellona e dal Consolato Generale d’Italia a Barcellona – con il patrocinio dell’Università di Barcellona – presso la Fondazione Antoni Tàpies.
I lavori sono stati aperti dal Console Generale in Barcellona, Emanuele Manzitti, e dalla Direttrice dell’IIC, Annamaria Di Giorgio, che hanno sottolineato l’importanza di Calvino e delle sue opere come punto di riferimento culturale ed intellettuale, non solo a livello scolastico ed accademico, ma anche grazie al suo impegno politico e civile. Entrambi hanno messo in evidenza il rapporto tra natura e uomo e il tema dell’ambiente che emerge, non solo nei racconti, ma nel complesso delle opere di Calvino.
La discussione, animata dai Professori Monica Ciotti, Francesco Luti e Raffaele Pinto, e moderata da Francesco Ardolino, è iniziata dal primo arrivo di Calvino a Barcellona nel maggio 1959, passando per i rapporti personali ed editoriali instaurati con Carlos Barral e la contrapposizione tra il successo riscontrato in Argentina e le difficoltà nel diffondere le sue opere in Spagna, fino agli anni ’80 del 1900, per concludere con l’attenzione che Calvino poneva alle traduzioni delle sue opere, considerando fondamentale la scrittura in un italiano standard e privo di tratti sociolinguistici, affinché la letteratura italiana si aprisse all’Europa e al mondo.
All’evento organizzato nella sede della Fondazione Tàpies, hanno partecipato oltre 100 persone tra professori, ricercatori e studenti universitari e lettori appassionati.