In occasione della partecipazione del progetto ITmakES alla ‘Maker Faire 2018’, tenutasi a Roma dal 12 al 14 ottobre, alcuni makers sono stati ospitati dalla residenza universitaria Camplus Roma in virtù di un accordo di collaborazione raggiunto con questo Consolato.
L’incontro ha dato la possibilità di far conoscere agli studenti residenti alcuni dei progetti presentati allo stand ‘ITmakES – The Fab Linkage’ della ‘Maker Faire 2018’ e più in generale il valore aggiunto offerto dalla fabbricazione digitale.
Sono stati presentati in particolare i progetti: B-Sensor e SIntActS.
B-Sensor, sviluppato dal Fab Lab di Cagliari in collaborazione con lo IED di Madrid, è un ‘cuscino intelligente’ pensato per le persone che trascorrono gran parte della propria giornata sedute. I dati vengono rilevati da appositi sensori posizionati all’interno del cuscino stesso e successivamente trasferiti ad un’app, scaricabile su smartphone, in grado di raccoglierli e di dare indicazioni su come correggere la posizione per ottenere benefici in termini di salute.
Applicabile sia per coloro che conducono una vita sedentaria che per le persone affette da problemi di handicap, si pone l’obiettivo di evitare, grazie ai tessuti di cui è composto il cuscino, la formazione di piaghe e ulcere.
Il secondo progetto, SIntActS (Social Interaction in Active Spaces), nato dalla collaborazione tra Orizzontale, Quatorze, Dat Pangea e Massimiliano Dibitonto, propone sistemi modulari, facilmente assemblabili, che permettono un miglioramento della qualità di vita in aree in avanzato stato di degrado. L’obiettivo è quello di ridare dignità al contesto sociale tramite l’applicazione dell’Architettura Solidale.
L’iniziativa ITmakES è stata illustrata dalla Console Generale, la quale ha spiegato come si è dato vita a un network di giovani professionisti che, con il coordinamento di affermate personalità del making e della fabbricazione digitale, hanno avviato concrete e innovative collaborazioni su progetti congiunti, mettendo in rete creatività, esperienza e “saper fare” provenienti da entrambi i paesi, i cui primi risultati sono stati presentati lo scorso anno all’edizione 2017 di Maker Faire Rome.
Gaia Danese ha inoltre sottolineato come l’idea di creare una rete di know-how italiano nasca dalla riflessione sulla necessità di dare espressione al dinamismo della vivace collettività italiana e alle diverse istituzioni che lavorano con la società civile.
La partecipazione degli studenti è stata molto vivace. Si sono dimostrati un pubblico attento ed interessato alle presentazioni rivolgendo domande ai relatori per ricevere maggiori dettagli in merito allo sviluppo dei progetti e alle modalità di realizzazione.