Cinque famiglie (di cui quattro italiane) hanno partecipato lo scorso venerdì 24 marzo alla toccante cerimonia di inaugurazione di un monumento commemorativo, sito in aperta campagna, vicino al luogo dell’incidente. Sfruttando la presenza di un monolite naturale che è stato resecato e, sul lato liscio, é stata apposta una scultura in ferro battuto raffigurante un albero con tredici rami ed una targa con i nominativi e le diverse nazionalità delle 13 vittime. Sono altresì stati piantati 13 cipressi in circolo a ricordo delle 13 giovani ragazze.
La commemorazione ha visto la partecipazione del Sindaco di Freginals, Josep Rocero; del Conseller agli Interni della Generalitat di Catalogna, Jordi Jané che coordinò le operazione di soccorso; del Conseller responsabile per il Territorio e le infrastrutture di trasporto, Josep Rull; del Delegato del Governo spagnolo a Tarragona, Jordi Sierra; della Direttrice del Servizio Catalano della Circolazione Stradale, Eugènia Domènech; del Direttore Generale dei Mossos d’Esquadra, Albert Battle; di numerosi esponenti della Protezione civile, fra i quali il suo Direttore, Joan Delort e dei servizi medici e di appoggio psicologico che intervennero a prestare soccorso dopo il terribile incidente. In totale hanno assistito alla cerimonia – inframezzata da canti della locale corale e da musiche – circa in centinaio di persone.
Sono inoltre intervenuti alcuni Consoli dei paesi di provenienza delle vittime, fra i quali il Console Generale Stefano Nicoletti che, nel suo discorso, ha ricordato la viva attesa delle famiglie e del Paese tutto per l’accertamento delle responsabilità che sta conducendo la magistratura spagnola nell’ambito del processo penale in corso, nonché l’importanza di continuare ad operare, ognuno nel suo campo di responsabilità, per migliorare il livello di sicurezza dei viaggi notturni in torpedone affinché tragedie del tipo di quella di Freginals non abbiano a ripetersi in futuro.