Con una tavola rotonda dedicata al tema “Il Parmigiano Reggiano incontra la cucina italiana di Barcellona” si è aperta, lo scorso 21 novembre, all’IIC di Barcellona la prima settimana della Cucina Italiana nel mondo.
Introdotta dal Console Generale, Stefano Nicoletti – che ha salutato il numerosissimo pubblico intervenuto per l’occasione – Angela Barusi, rappresentante del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano in Spagna, ha colloquiato con quattro chef italiani di altrettanti ristoranti presenti a Barcellona: Nicoletta Acerbi (Due Spaghi), Pietro Leonetti (Le Cucine Mandarosso), Simone Brignola (Massimo) e Fabrizio Marenco (La Trifula).
E’ stata quindi inaugurata la mostra “Parmigiano Reggiano, una storia appassionata” che con fotografie in bianco e nero di Andrea Resmini narra la storia ed i volti di coloro che elaborano un prodotto indissolubilmente unito alla sua terra di origine ma divenuto al tempo stesso uno dei formaggi italiani più internazionali e riconosciuti nel mondo.
Il Parmigiano Reggiano è prodotto nel rispetto assoluto della tradizione, con i suoi ventiquattro mesi di stagionatura, l’assenza totale di antifermentativi, conservanti e coloranti, con la cura di maestri artigiani che riescono a ricreare, ancora oggi, il sapore di una volta.
La sua genuinità ed originalità é stata colta dall’obiettivo di Andrea Resmini che ha realizzato una serie di fotografie che raccontano la geografia dei sapori – l’ambiente, i paesaggi, i prati, le colture del Po, delle colline e delle montagne – di questo territorio. Narrano la fusione tra i ritmi della natura e quello dell’uomo: la mungitura, il latte lasciato riposare per far affiorare la panna, la lavorazione e la lunga attesa della stagionatura. Si lasciano assaporare prima con gli occhi, per poi concedersi completamente al momento dell’incontro col palato.